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Le “sciatine” sperimentate durante le feste hanno lasciato a molti la voglia di tornare in montagna, e chi invece non ha potuto ancora raggiungere una meta montana si prepara per week-end o settimana bianca. Oramai sono tante le specialità, per tutti i gusti e le età.
Attenti però a rispettare le regole della montagna e a utilizzare al meglio le possibilità delle moderne attrezzature. Vi proponiamo schematicamente una guida alla classica discesa, al carving, al fuoripista e al fondo. Ricordando di agire sempre con prudenza e di non tralasciare la ginnastica presciistica e il riscaldamento propedeutico.

Discesa
Finchè si è principianti conviene affidarsi ad attrezzi (sci, scarponi, bastoncini, scarponi) presi a noleggio. Gli attacchi di sicurezza devono essere regolati in modo che si sgancino con facilità e devono disporre dello “skistopper”. Controllare attentamente l’altezza degli sci anche in base alle proprie capacità (scegliendoli più corti, pur rapportandoli alla propria altezza, se si è ancora principianti).
Come comportarsi se si effettua sci alpino
Prestare attenzione agli altri sciatori: attenti che non stia arrivando qualcuno: gli scontri tra corpi in movimento possono essere anche fatali!
Quando si sorpassa fare in modo che lo sciatore che sta davanti a noi sappia da che parte intendiamo superarlo (non abbiate vergogna di urlare, in caso di imminente pericolo!).
In fase di incrocio con un altro sciatore sulla diagonale opposta alla vostra sorpassarlo da destra.
Dare la precedenza se l’entrata in una pista principale avviene da una secondaria.
Non creare disturbo a sciatori principianti ed agli istruttori al lavoro con la loro classe.
Se volete fermarvi non sostate al centro della pista ma ai lati.
Prima di intraprendere una discesa studiare accuratamente le cartine.
Uscire se possibile sempre in gruppo: potrebbe aiutarvi in caso di incidente.
Se si comincia ad accusare stanchezza smettere di sciare.
Essere prudenti e non gareggiare in velocità sulle piste non adibite a competizioni.

Con lo snowboard
Le tavole oggi sono costituite con materiale di primo ordine: legno e fibra di carbonio. Esistono tavole da freeriding per neve fresca ed il freestyle, tavole Alpine per coloro che invece si cimentano su piste battute. Le tavole larghe sono più stabili mentre quelle strette permettono maggiore velocità in curva.
Tavole più larghe per la stabilità
Controllare velocità e traiettoria.
Fare attenzione ai sorpassi.
Non fermarsi in mezzo alla pista, in prossimità di cunette, curve o punti stretti della pista.
Dare precedenza sempre a chi si trova a valle.
Salire e scendere a piedi solo ai bordi della pista.
Rientrare in pista solo dopo aver controllato che non ci sia nessuno.
Evitare le piste chiuse e quelle allestite per gare.
Ricordarsi di allacciare il laccio di sicurezza.
Non comportarsi in modo tale da rappresentare un pericolo per gli altri.
Rispettare la natura in caso di escursioni.

Fuoripista
La tecnica del fuoripista deve tenere conto delle caratteristiche del manto nevoso. Si consiglia di effettuare i primi tentativi su discese di media pendenza. La velocità deve essere tanto più elevata quanto più la neve è bagnata e umida.

Prima di effettuare un salto da rocce o picchi innevati verificare attentamente la zona di atterraggio.

1> Meglio sciare in gruppo.
2> Mai in solitario
3> Non avventurarsi in fuoripista da soli.
4> Ascoltare sempre il bollettino meteo e della neve.
5> Indossare abbigliamento funzionale.
6> Informare sull’itinerario e l’orario di rientro.
7> Rimanere in gruppo.
8> Portare le dotazioni di sicurezza, (rilevatore sonoro ARVA, apparecchio di ricerca in caso di valanga).
9> Curare la preparazione fisica, propedeutica al fuoripista.
10> Studiare bene il percorso dell’escursione.
11> In caso di valanga cercare di galleggiare il più a lungo possibile, liberarsi di tavola e zaino.
12> Restare calmi e non sprecare energie.
Carving: “chiudere” le curve e divertirsi.
La parola “carving” deriva dall’inglese “to carve”, che significa incidere, ma quasi tutti i praticanti preferiscono definirli come gli “sci parlanti” per le piacevoli sensazioni che sono in grado di far provare a coloro che li utilizzano. I primi ad usare il termine “carving” sono stati gli snowboarders per indicare una discesa con curve dalla chiusura esagerata, effettuate a forte andatura. Il Carving rappresenta una radicale evoluzione nel mondo dello sci, sia dal punto di vista tecnologico, sia perché si pone come un nuovo modo di sciare, più facile e divertente. Lo sci da Carving si differenzia da quello tradizionale per un grado di sciancratura esasperato. Per “sciancratura” si intende la differenza di larghezza tra la spatola (la parte superiore più larga dello sci). Il centro più stretto dello sci e la coda dello sci. Fino alla fine degli anni ’80 il profilo dello sci era tendenzialmente dritto!
Tecnica: per tagliare al meglio la curva, ed esaltare le capacità dei Carving, bisogna portare ginocchia e caviglie all’interno nella fase di effettuazione della curva, senza avere timore di perdere aderenza alla pista. La sensazione è quella di chiudere le curve appena impostate con una estrema facilità che rende più fluida la sciata.

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