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Parlando di fanghi, entriamo nell’uso ultra-millenario di caldo-umido per curare disturbi o malattie, per il benessere di una parte p dell’intero corpo.
In Greco Pelos = fanghiglia, sicché in medicina si parla di “peloidi”, per intenderci i fanghi.
Agiscono sull’individuo grazie a due fattori:
Già utilizzati in epoca romana, i fanghi celebri e millenari sono: Acqui, Abano, Agnano, Casamicciola, meno antichi: Sciacca, Montecatini, Ischia, Sirmione, Salsomaggiore, Montecatini. Viterbo, Principali esteri: Dax, Bath, Saint Amand.
Esistono due tipi di fanghi: Sorgivi o di Giacimento, la componente liquida è sempre acqua termale, la componente solida è essenzialmente argillosa.
Nell’impiego termale, i fanghi hanno temperature varie tra i 42° e i 48° C negli impacchi, una temperatura tra i 38 e i 42° C nel tipo da bagno. Data la temperatura, si rende necessario un medico termale che prescriva tali pratiche e le temperature adeguate.
Se l’applicazione riguarda tutto il corpo, si dice:
“applicazione Generale” 5 - 10 cm su tutto il corpo;
“applicazione a mezza vita” attorno agli arti di un lato e sotto la zona lombare;
“applicazione in cassetta” applicazione sulle zone coinvolte dal disagio;
“sull’addome” per dolori e disturbi interni - anche ginecologici;
Le fangature durano circa 30 minuti, segue lavaggio o in bagno o con docciature.
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