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Reiki e dolori reumatici 2012

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"Ecco come sconfiggere i dolori dei traumi sportivi: contusioni, edemi e malattie reumatiche"
Articolo a cura di Cristian Sinisi  - www.cristiansinisi.it


Vieni ad imparare il Reiki, antica tecnica Giapponese d’imposizione delle mani, simile alla pranoterapia, ma praticabile da tutti, il Reiki ti permette di trattare già dopo il primo corso diverse patologie articolari.


Cristian Snisi, Master Reiki stile Usui (dal 2001), terrà a Pavia un corso aperto a tutti, segnatevi la data: 25-26 marzo 2012, perché in quei giorni, presso il CFP C.A.A.P., viale Montegrappa 4/E avrete la possibilità di migliorare la vostra salute e anche quella di vostri clienti-pazienti.

D. Scopriamo tutti i segreti di questa tecnica che ha affascinato e continua ad attrarre numerosi Fans, chiediamo a Sinisi Cristian quale crede che sia il segreto del Reiki?  
R. Il segreto del Reiki lo potrete conoscere solo partecipando al corso. No battute a parte, credo che motivo del successo, più che il segreto, sia l’apparente facilità del metodo. Durante il corso, vengono attivati dal Master, alcuni percorsi e centri energetici dell’individuo, che lo aiuteranno a canalizzare l’energia Cosmica (Rei), li vi è il vero segreto, se vogliamo dargli questo nome. Nella pratica quotidiana, poi, basterà predisporsi in modo positivo, rilassare la mente e imporre le mani sul alcune parti del corpo, oppure sul dolore del cliente.

Quindi il mistero del Reiki sono queste attivazioni, mentre il motivo del successo è la semplicità, ma qual è il meccanismo che può suffragare i tanti risultati dei benefici che il Reiki promette di ottenere?
R. il meccanismo è energetico, ovvero il Ki (l’energia), è ciò che ha creato tutto ciò che esiste nell’universo, chiamatela forza creatrice, chiamatela Dio, soffio vitale il nome non ha molta importanza. Questa energia pervade ogni essere vivente, scorre in alcuni percorsi ben definiti, chiamati meridiani, che sono gli stessi dell’agopuntura, dello shiatsu di tutte le Arti della Salute.

D. quindi le persone che decidono di partecipare al Corso dei Reiki devono prima di tutto credere all’energia?
R. Più che credere a qualcosa o a qualcuno, i partecipanti, nei due giorni del corso hanno la possibilità di conoscere e di conoscersi meglio. Io insegno i concetti fondamentali della psicosomatica e dell’energia, per aiutarli a capire come mai il REIKI funziona e dove funziona, ma l’approccio può essere molto strutturale, anatomico. Invece di trattare le persone pensando ai concetti dell’energia, i praticanti possono trattare focalizzandosi sull’aspetto anatomico o alla malattia e anche in questo caso raccoglieranno ottimi risultati, soprattutto senza produrre effetti collaterali.

D. Può farci alcuni esempi di problemi o patologie da Lei risolti con il Reiki?
R. Certamente, i casi più frequenti sono i disagi emozionali, ovvero gli stati di stress, che ora va di moda definire Burn Out, ma anche emozioni come scarsa motivazione, scarsa stima di sé, rabbia, paure, depressione, già dopo le prime tre sedute di Reiki si apprezzano ottimi risultati.
Altra casistica di problematiche tipiche di chi si avvicina al Reiki sono i dolori muscolari e articolari, infatti spesso tratto casi di periartrite, gonartrosi, coxartrosi, lombalgie, cervicalgie. Spesso tratto sportivi che hanno subito traumi, strappi, contusioni, hanno edemi e grazie al calore delle mani i dolori diminuiscono fino a scomparire in poche sedute.
Vede possiamo parlare di patologia e\o di energia, io preferisco parlare dell’energia perché grazie alla formazione che ho ricevuto, ho scoperto che se pensi al problema (esempio la malattia), la tua attenzione-energia resta legata al problema, mentre se ti focalizzi sulla soluzione, la tua attenzione-energia-mente è già nel futuro e questo è stato dimostrato dalla P.N.L. (programmazione neuro linguistica), che facilita la guarigione.

D. Quindi secondo Lei il Reiki potrebbe aiutare le persone che soffrono di dolori acuti o cronici a ridurre i farmaci praticando Reiki?
R. Certo, innanzitutto, con le "Arti della Salute" si può prevenire, cosa che altre metodiche non permettono, secondariamente non vi sarà mai sovradosaggio né effetti collaterali, quindi si ha uno strumento in più a disposizione per trattare i dolori e gli stati d’animo, fermo restando che nessun operatore delle Arti della Salute, può permettersi di prescrivere o consigliare ad un cliente di interrompere o modificare le assunzioni dei farmaci che sta assumendo, sarà responsabilità del cliente consultarsi con il proprio medico curante.

D. Possono imparare tutti?
R. Certo, il Reiki come dicevo all’inizio è molto semplice si impongono le mani in vari punti del corpo, nel primo corso si praticano le posizioni base e si impara sia a trattare se stessi, sia a trattare gli altri, ma vi sono anche applicazioni per gli animali, le piante, gli eventi, le emozioni. La differenza tra la pranoterapia e il Reiki è che per la pranoterapia servono doti particolari e non tutti hanno un fluido terapeutico, mentre Reiki è accessibile a tutti, perché non è la propria energia, ma è una tecnica di canalizzazione dell’energia dell’universo che si invia nel corpo dell’altro.


D. C’è un limite al Reiki? Ovvero un caso in sui nonostante la buona volontà non si sono ottenuti risultati?

R. Vede, arriviamo sempre all’aspetto filosofico della disciplina, se tutto è energia il limite che potrà trovare un operatore di Reiki, è quello di non avere abbastanza tempo, perché magari il cliente abbandona prima di ottenere il risultato, è un po’ come un seme, non è possibile sapere quando germoglierà, bisogna trattarlo con cura, annaffiarlo e certamente darà i suoi frutti.


R. quindi la filosofia del Reiki è avere pazienza?
La filosofia che Usui (il fondatore del Reiki) scrisse può essere usata come stile di vita, anche da chi non pratica Reiki, è una strada per invitare la felicità, recita così:
Solo per oggi non ti arrabbiare, non ti preoccupare
Sii umile
Sii onesto nel tuo lavoro
Sii compassionevole verso te stesso e verso gli altri.

D. Ci sono pratiche che si possono imparare senza fare il corso?

R. No, se si impongono le mani senza aver frequentato il corso, le mani di alcuni potrebbero emanare calore che è la propria energia, ma non è detto sia antalgica o efficace, ed inoltre sarebbe come svuotarsi per dare energia ad un altro, mentre con il Reiki non c’è un cambio da un pieno ad un vuoto, non è la nostra energia ad essere ceduta ad altri, noi siamo solo imbuti, canali nei quali fluisce l’energia universale e va nell’altro. Quindi se non si fa il corso e non si ricevono le attivazioni si disperde la propria energia.


D. Leggo che lei ha sviluppato un proprio programma di Reiki è corretto?

R. SI è corretto dopo anni di pratica (sono Master Usui dal 2001), di ricerca ho sviluppato il mio personale programma che insegno, senza andare a modificare gli insegnamenti originali di Usui, ho integrato alcune tecniche come la Cristalloterapia, la kinesiologia per imparare ad individuare i blocchi energetici, emozionali, la radionica l’uso dei simboli e la cromoterapia, perché a mio avviso qualificano maggiormente l’operatore.

Allora Grazie del suo tempo, agli interessati non resta che leggere il programma e iscriversi al corso di Reiki Usui e Cristalloterapia di primo livello, che si terrà a Pavia il 25-26 marzo dalle ore 9:00 alle 18:30, presso il C.A.A.P. di Viale Montegrappa 4/e.


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